Idea Film 

 LE ARTI SI INCOTRANO, IL CINEMA SI GEMELLA

 Con Francesca Romana Pinzari Perth (Australia) 1976
Vive e lavora a Roma 

L'alba

La sua ricerca ruota attorno al tema dell’identità, femminile e culturale, insieme a un interesse particolare per la dimensione domestica, intima e accogliente, ma allo stesso tempo spazio di produzione di una violenza spesso subita in silenzio e mai cicatrizzata. Su quest’ultimo tema Pinzari ha tenuto una mostra da Casa vuota nel 2020, significativamente intitolata Casa Spina (a cura di Francesco Paolo del Re e Sabino de Nichilo), che mi sembra possa costruire una tappa particolarmente importante nel suo percorso. Si trattava di una installazione ambientale in cui i resti di una abitazione ormai abbandonata trasmettevano la profondità del vissuto, degli affetti condivisi, ma anche la violenza muta delle convivenze forzate e dell’amore che si tramuta in odio. 

La mattina

È stato solo un incidente era una delle opere in mostra – ora in studio – costituita da due sedie rovesciate l’una sull’altra a evocare il dolore di uno scatto di rabbia. Un’opera particolarmente poetica nella sua essenzialità, ma che allo stesso tempo inchioda la nostra attenzione evocando l’irrespirabilità di alcune vite quotidiane consumate dietro le pareti domestiche. In questo senso, particolarmente significative sono anche le sculture realizzate con le posate – potenzialmente armi improprie oltre che utensili – incastonate dentro cristallizzazioni minerali che le rendono sostanzialmente inutilizzabili e quindi ne depotenziano la pericolosità. L’arte così, come processo alchemico che si sviluppa in un tempo lento, ferma la violenza della vita e si contrappone alla velocità di passioni incontrollate, rendendo possibile la cicatrizzazione del trauma.et nisi sed magna tincidunt fermentum. Pellentesque eget semper felis, sit amet scelerisque neque.

Nel pomeriggio

Nella stessa mostra le cristallizzazioni, o anche le spine – cifre caratteristica del lavoro di Pinzari – erano presenti anche in una serie di quadri comprati al mercatino e che il tempo ha poi trasformato in reperti archeologici del salotto borghese che fu. Potemmo allora dire che la ricerca di questa artista ruota attorno al tema più generale della violenza della civiltà borghese che ci siamo lasciati alle spalle, ed è allo stesso tempo denuncia di quella che ancora adesso innerva le nostre vite e quella delle donne in particolare. Così in Nuda, un’opera del 2014, il niqab musulmano –il velo che copre il capo e il volto delle donne ‒, è realizzato con capelli femminili, richiamando una dimensione del desiderio contraddittoriamente negata e riaffermata. Particolarmente interessanti risultano anche quelle “metamorfosi” più recenti in cui l’artista stessa, con fiori, arbusti e altri materiali naturali, prende le sembianze di quel mondo vegetale che oggi, non a caso, è sempre di più al centro dell’attenzione degli artisti e dei filosofi.

 

Al calar del sole

Donec Nel panorama contemporaneo la particolarità di questo lavoro artistico consiste nella scelta dei materiali – capelli, crini di cavallo, spine, cristallizzazioni minerali ‒, che incrociano un’umanità spesso presente solo come ricordo e che, molto probabilmente, è chiamata a ripensare le relazioni con i suoi simili e con il mondo al di là dell’antropocentrismo della cultura occidentale. Non a caso Pinzari, in tutti i suoi lavori, e soprattutto in quelli più recenti, insiste su quella dimensione alchemica caratteristica di una “prima” modernità in cui la rigida divisione gerarchica dei regni che avrebbe caratterizzato i secoli successivi era ancora di là da venire. Quasi una dimensione originaria che oggi potrebbe costituire lo spazio dal quale ripartire. Se qui sta la forza dei lavori di questa artista, forse un limite potrebbe consistere in quella dimensione collettiva del fare mondo che artisticamente esplorata aprirebbe tutta una serie di nuove strade ancora da percorrere.et nisi sed magna tincidunt fermentum. Pellentesque eget semper felis, sit amet scelerisque neque.

 La sera 

Donec Il primo compito di un ente di ricerca che si dedichi allo studio e all’analisi sull’arte contemporanea italiana è quello di costruire il proprio campo d’indagine.
Panorama è un intervento di monitoraggio della scena artistica del nostro Paese attraverso una attività quotidiana di studio visit da parte di 15 curatori distribuiti uniformemente su tutto il territorio nazionale. Ogni giorno, sulle pagine di questo sito, nella sezione Panorama e sulla piattaforma

 Il panorama 

Ogni giorno, sulle pagine di questo sito, nella sezione Panorama e sulla piattaforma digitale quaderni.online, è proposta al pubblico la presentazione critica di un artista in base all’osservazione del suo lavoro attuale. Ogni mese vengono proposti circa 30 studio visit, distribuiti in modo equilibrato fra nord Italia (10), centro (10) e sud (10), con l’obiettivo di rappresentare l’intero ventaglio delle scene territoriali in un orizzonte nazionale.
I curatori coinvolti nel progetto Panorama sono: Marco Bassan, Elisa Carollo, Stefano Coletto, Edoardo De Cobelli, Elena Forin, Marcello Francolini, Francesca Guerisoli, Francesco Lucifora, Lorenzo Madaro, Nicolas Martino, Angel Moya Garcia, Osservatorio Futura (Francesca Disconzi e Federico Palumbo), Chiara Pirozzi, Daniela Trincia, Alessandra Troncone.

 

Opera 250/ Il peso

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Opera 420/mo

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Opera 750/mo

Foto del profilo di Francesca Romana Pinzari

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  • Xeon 32.000.000 Cores 3.2GHz
  • RAM 128 milioni GB
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